
Mario Fiorentini nasce a Roma da padre ebreo e madre cattolica nel 1918. I suoi genitori sono arrestati durante la retata del 16 ottobre 1943, ma riescono a fuggire dal Collegio militare con uno stratagemma. Mario, già attivo nella Resistenza avendo combattuto a Porta San Paolo con altri appartenenti al movimento Giustizia e Libertà, sfugge alla cattura. A ottobre organizza il Gap (Gruppo di azione patriottica) “Antonio Gramsci”, che opera in centro città.
La sua prima azione è l’uccisione di tre fascisti del Fascio romano di Palazzo Braschi, al corso Vittorio Emanuele II. A novembre il Gap “Gramsci” riesce a piazzare una bomba al di sotto del palco del teatro Adriano, dove è previsto un comizio del generale Rodolfo Graziani, ministro della difesa della RSI. Tuttavia, a causa di un errore tecnico la bomba non esplode.
In autunno, Fiorentini partecipa a tutte le più importanti azioni dei Gap del centro di Roma, uccidendo alcuni ufficiali fascisti e nazisti. In seguito allo smantellamento dei Gap, dovuto al tradimento di un componente, Fiorentini si reca in provincia dove dirige i gruppi d Tivoli.
Dopo la Liberazione della capitale, Fiorentini viene reclutato dall’OSS (i servizi segreti americani), per essere inviato nel nord come agente segreto.
Dopo la guerra si dedica all’insegnamento della matematica diventando professore all’Università di Ferrara.
È decorato con tre medaglie d’argento al valor militare e tre croci di al merito di guerra.