Nel settembre del 1935 il congresso annuale del partito nazista si riunisce a Norimberga. Il 15, giornata conclusiva, Hitler annuncia tre nuove leggi: la prima fa della bandiera del partito la bandiera nazionale tedesca, e così la svastica diviene simbolo della Germania. Le altre due leggi sono provvedimenti contro gli ebrei: la legge sulla cittadinanza del Reich prevede che gli ebrei non siano più considerati cittadini dello stato tedesco ma suoi “sudditi”. Ovviamente viene anche deciso chi è da considerare ebreo: secondo la legge, sono ebree le persone che hanno almeno tre nonni ebrei; chi ne ha due o uno è definito “misto”, ed è considerato ebreo se è sposato con un altro ebreo o segue la religione ebraica. Il successivo 14 novembre sono approvati i decreti attuativi, che privano gli ebrei dei diritti civili, a partire da quello di voto. In seguito ulteriori decreti espellono gli ebrei dagli incarichi statali.

La legge sulla protezione del sangue e dell’onore tedesco, invece, impedisce agli ebrei di sposarsi e di avere rapporti sessuali con non ebrei. Da questo momento, una relazione intima con un ebreo diventa un reato punibile con il carcere o con il campo di concentramento.

Le leggi di Norimberga sono la base giuridica di tutte le leggi e i decreti, emanati fino alla fine della guerra, che rendono impossibile agli ebrei vivere in Germania in maniera dignitosa, o addirittura sopravvivere.

Galleria

Bibliografia

Gustavo Corni, Breve storia del nazismo, 1920-1945, Bologna, Il Mulino, 2015

Dizionario dell’Olocausto, a c. di Walter Laqueur con Judith Tydor Baumel, edizione italiana a c. di Alberto Cavaglion, Torino, Einaudi, 2004 (ed edizioni successive)

Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d’Europa, Torino, Einaudi, 1995

Sitografia

Leggi un articolo sulle leggi antiebraiche in Germania a cura dell’Enciclopedia dell’Olocausto dell’United States Holocaust Memorial Museum di Washington