
I coniugi Valentina Galletti e Gino Servi, con la figlia Elda e il di lei marito Guido Galletti, nonché l’amica Ada Bemporad, tutti di religione ebraica, alla fine del 1943 scappano da Firenze e trovano rifugio in campagna, presso una fattoria situata nella frazione di Cigliano del comune di Rufina (FI), in località Caselle.
Nell’agosto del 1944, nel contesto delle operazioni antipartigiane e della vera e propria guerra ai civili che si sviluppa durante l’estate, i due uomini ritengono opportuno lasciare il casolare e rifugiarsi nei boschi circostanti. Il 22 agosto, infatti, un piccolo reparto tedesco si insedia nella fattoria. Le donne decidono quindi di allontanarsene a loro volta, ma i soldati le scoprono e le obbligano a seguirli al comando di Londa.
Poco dopo, lungo la strada, in località Le Vigne, Ada, Valentina ed Elda vengono uccise con colpi d’arma da fuoco. I cadaveri sono lasciati insepolti, e recuperati solo dopo la liberazione della zona.
Secondo alcune fonti, un delatore italiano avrebbe segnalato ai tedeschi la presenza di ebrei nella fattoria. L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia attribuisce all’episodio una motivazione di stampo razziale.
I corpi vengono dapprima sepolti nel cimitero locale e poi traslati nel cimitero ebraico di Firenze. Riposano in una fossa condivisa, forse perché all’epoca non fu possibile distinguere le vittime per l’avanzato stato di decomposizione.