
Nella località francese di Évian-les-Bains, sul lago Lemano, dal 6 al 15 luglio del 1938 ha luogo una conferenza che ha lo scopo di discutere e trovare una soluzione al problema dell’aumento del numero di profughi ebrei provenienti dalla Germania nazista e dall’Austria annessa. La conferenza viene convocata dal presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt e vi prendono parte le delegazioni ufficiali di 32 paesi aderenti alla Società delle Nazioni. L’Italia sceglie di non partecipare.
L’iniziativa non porta ad alcuna soluzione pratica. La Gran Bretagna, la Francia e gli Stati Uniti si oppongono all’ipotesi di ospitare un numero crescente di profughi ebrei; la Svizzera, che pur di mantenere la sua posizione di neutralità ha rifiutato di ospitare la conferenza, si propone solo come paese di transito; il delegato australiano ribadisce la convinzione di non voler «importare problemi razziali» provenienti da altri paesi. Le porte per la Palestina, all’epoca sotto mandato britannico, rimangono chiuse.
L’esito di questa conferenza dimostra alla Germania, senza possibilità di equivoci, il grado di indifferenza dei paesi europei ed extraeuropei nei confronti della tragedia che si sta consumando ai danni della minoranza ebraica nei paesi del Reich.