3.1 La Repubblica Sociale Italiana
3.1.1 Le operazioni militari dell’autunno del 1943
La proclamazione dell’armistizio sorprende i soldati tedeschi ma non i loro comandanti superiori, che da settimane sospettano del governo Badoglio e hanno fatto preparare un piano (denominato “Achse”, Asse), per occupare la penisola e disarmare le forze armate italiane su tutti i teatri di guerra. Non appena Badoglio annuncia alla radio l’armistizio, nella serata dell’8 […]
Leggi di più3.1.2 La liberazione di Mussolini e la nascita della RSI
Pochi giorni dopo l’arresto da parte del re, il 25 luglio 1943, Mussolini viene inviato sull’isola di Ponza, fino al 1939 luogo di confino per oppositori antifascisti (poi trasferiti nella vicina Ventotene). Vi resta una decina di giorni e poi viene portato su un’altra isola, La Maddalena, in Sardegna. Ultima tappa, un albergo sito in […]
Leggi di più3.1.3 Il Litorale adriatico
La zona d’operazione Litorale Adriatico (Operationszone Adriatisches Küstenland, OZAK) è costituita ufficialmente il 1° ottobre 1943, sulla base dell’ordinanza di Hitler del 10 settembre precedente. È formata dalle province di Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e Lubiana (annessa all’Italia nel maggio del 1941). La comanda il Gauleiter (capo di una suddivisione amministrativa del Reich) della […]
Leggi di più3.1.4 La Zona Prealpi
La zona d’operazioni Prealpi (Operationszone Alpenvorland, OZAV) viene creata, sulla base dell’ordinanza di Hitler del 10 settembre 1943, nell’area delle Alpi centrali. È compresa nelle province di Bolzano, Trento e Belluno. Come per il Litorale Adriatico, si tratta di un territorio direttamente inglobato nel Reich, sottratto dunque all’amministrazione della Repubblica Sociale, e comandato dal Gauleiter […]
Leggi di più3.1.5 Il Congresso di Verona
La prima riunione del governo della Repubblica Sociale Italiana si tiene alla Rocca delle Caminate, la residenza privata del duce in provincia di Forlì, il 28 settembre 1943. Mussolini annuncia ai suoi ministri che entro breve tempo un’assemblea costituente darà una forma giuridica al nuovo stato. L’assemblea, più volte annunciata, non verrà mai riunita, e […]
Leggi di più3.1.6 I gerarchi della Repubblica Sociale Italiana e la politica antiebraica
Durante la Repubblica Sociale Italiana la politica antiebraica viene sostenuta e messa in pratica da alcuni dei personaggi più vicini a Mussolini. Il ministro dell’Interno Guido Buffarini Guidi è colui che si occupa della messa in pratica della legislazione razziale. Già sottosegretario all’Interno negli anni trenta, Buffarini è un accanito antisemita che applica con puntigliosa […]
Leggi di più3.1.7 I prefetti, i questori e la polizia
La Repubblica Sociale Italiana eredita l’intero apparato repressivo dello stato monarchico. L’intelaiatura si basa infatti sullo stesso schema delle forze di polizia che hanno mantenuto in piedi il regime fascista fino al 25 luglio 1943. Il ministero dell’Interno, che controlla il territorio attraverso le prefetture, le quali gestiscono un’intera provincia; le questure, che hanno la […]
Leggi di più3.1.8 La Guardia Nazionale Repubblicana e le Brigate Nere
La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) è, dal 1922 alla caduta del regime, uno dei pilastri della repressione dell’antifascismo e di ogni forma di dissenso. Si tratta di un corpo paramilitare che fornisce una veste giuridica e un impiego pubblico agli squadristi che hanno avuto un ruolo decisivo nel portare Mussolini al potere. […]
Leggi di più3.1.9 Le “Bande”
Un fenomeno caratteristico della Repubblica sociale italiana è rappresentato dai gruppi autonomi o semi-autonomi – ricordati come “bande” nella memoria pubblica – specializzati nella repressione dell’antifascismo e nella caccia agli ebrei. Nella situazione di caos dell’autunno del 1943, prima che la RSI riesca a darsi una struttura amministrativa, politica e poliziesca sufficientemente solida, i fascisti […]
Leggi di più3.1.10 I singoli collaboratori
Con la Carta di Verona, e poi con l’emanazione dell’Ordine di polizia n. 5, tutti gli ebrei diventano “nemici” della Repubblica Sociale Italiana e vanno quindi denunciati alla polizia da parte di ogni cittadino fedele allo stato e al fascismo. Gli ebrei sono, a questo punto, non solo il bersaglio delle polizie nazista e fascista, […]
Leggi di più3.1.11 La propaganda antiebraica
Tornati al potere a metà settembre del 1943, i fascisti hanno bisogno di spiegare a loro stessi e all’opinione pubblica i motivi del fallimento del loro partito, del loro regime, dei loro uomini e della loro guerra. La “ragione” viene trovata nel tradimento interno e nelle congiure che, a loro dire, hanno minato l’impegno bellico. […]
Leggi di più3.1.12 I salvatori
La sopravvivenza di migliaia di ebrei nel periodo della persecuzione nazifascista non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di tanti non ebrei che si impegnarono per nascondere, proteggere o far fuggire in Svizzera i perseguitati. Per le leggi della Repubblica Sociale Italiana, gli ebrei sono stranieri e nemici (art. 7 della Carta di Verona). Quindi, chiunque […]
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